I POST LETTERARI DI PIERNICOLA SILVIS | Pensieri in libertà dello Scrittore e Autore del Noir True Crime italiano

I POST LETTERARI DI PIERNICOLA SILVIS

Fra numeri di contagi, De Luca furenti, Figliuoli iperdecorati e speranze vaccinali, rieccomi.

Prima di andare avanti con quella specie di (sostanzialmente inutile) storia dei miei libercoli, che non so bene come e perché ho iniziato qualche mese fa, oggi vorrei estrinsecare qualche pensiero in libertà.

  1. Lo so, i miei post definiamoli “letterari” sono un pò lunghi, non corrispondono alla odierna grammatica digitale che vorrebbe la scrittura per la rete concisa e immediata. Verissimo. Il punto è che sono volutamente lunghi. Mi rivolgo non a un pubblico di ragazzini, ma a persone mature, colte, mi piace intercettare l’attenzione di chi “ama leggere”, non mi interessa scrivere tweet di 140 caratteri. Per cui ammetto di essere soddisfatto dei miei post lunghi, perché posso dire di essere seguito delle persone che mi piacciono: come tutti gli esperti dicono, cercare di compiacere tutti è l’anticamera di ogni fallimento.
  2. Il fenomeno della cosiddetta “memoria genetica”, che è alla base di “Storia di una figlia”, fa proseliti. Molti mi scrivono chiedendo se quel fenomeno è reale o solo un parto della mia fantasia. Ne sono soddisfatto, vuol dire che ho elaborato qualcosa di interessante.
  3. Entro un paio di mesi uscirà, per le edizioni Le Flaneurs (che sta curando una serie di bei volumi dedicati alle regioni d’Italia), il volume sulla Puglia, che si intitolerà “Puglia, la sposa promessa.” Sono stato incaricato di scrivere di Foggia (cosa che mi gratifica molto perché l’editore è raffinato, l’amico Davide Grittani è il curatore della collana e la compagnia è bella assai, amici, vedrete…). Il racconto verte sulla Foggia di oggi, quella di ieri e quella di domani, il tutto rapportato a vari momenti della mia vita. Non è thriller, non ci sono omicidi o boss. È una storia intimistica che spero piaccia ai miei concittadini. Ho scritto quelle pagine con un’emozione autentica che ancora mi preme sul cuore, credetemi.
  4. Una novità: mi sto dedicando a podcast a tema, che saranno svariati, dai libri ad argomenti sociali, dalla cronaca alla lotta alla criminalità organizzata e via dicendo, tutti comunque temi interessanti. Sembra facile ma è un dannato casino destreggiarsi fra onde audio, registrare la propria voce, caricare il tutto su una piattaforma di cui non so niente e via dicendo… Ma l’ostacolo maggiore è il dover di riascoltare la mia voce con un inconfondibile accento terronic-foggian, cosa che mi fa ricordare quanto mi piacerebbe avere la voce del doppiatore Luca Ward (chi è? Una sola frase e capirete: “Al mio segnale scatenate l’inferno”…).
  5. Il mio amico Romano De Marco, uno degli scrittori più tosti di questo paese – bontà sua – mi ha invitato al festival “Giallo a Ortona”, invito che ho accolto immediatamente, così l’8 luglio sarò in quel di Ortona, Abruzzo (Italy). Saremo una simpatica ma pericolosissima combriccola.
  6. E in ultimo parlo di un altro amico. Roberto Venturini è “solamente” finito nella dozzina dello “Strega”. E scusate se è poco.

Insomma, anche oggi ho scritto parecchio. Ma vale sempre il punto 1), che ormai è il mio “Comma 22” (cfr “Comma 22”, di Joseph Heller).

Besos, Piernik


HAI LETTO IL THRILLER LA PIOGGIA?




PIERNICOLA SILVIS, AUTORE DEL NOIR E TRUE CRIME ITALIANO

Laureato in Giurisprudenza nel 1978, è quasi subito Poliziotto. Dal 1981. E subito come Dirigente anche di Squadra Mobile. E poi Questore. Prima di Oristano e poi di Foggia. Sempre in territori difficili e caratterizzati dalla lotta alla criminalità organizzata.

Per lavoro ha girato l’Italia e della Penisola conosce usi e costumi, abitudini buone e meno buone dei meridionali, dei papalini, degli isolani e dei settentrionali. Di molte cose fatte è orgoglioso, di altre meno. Come tutti, in fondo.

La professione e i continui spostamenti di sede gli regalano un bagaglio di conoscenze ed esperienze tali da consentirgli di cominciare a pensare di poter fare narrativa, il sogno di quando era ragazzino.

All’inizio degli anni 2000 scrive un romanzo che, per una di quelle imperscrutabili autostrade che solcano la vita, viene pubblicato prima da Fazi e poi da Mondadori. Senza aiuti di alcun tipo: spalle dritte, insomma.

Il romanzo è “Un assassino qualunque”, un thriller che ha come argomento la pedofilia violenta, tradotto in spagnolo e tedesco.

Sempre Fazi gli chiede di scrivere, nel 2008, “L’ultimo indizio”, un poliziesco basato su un’indagine in cui ha realmente lavorato nel 1992.

Nel 2010 pubblica, questa volta con Cairo, “Gli anni nascosti”, una spy story ambientata in Italia, rieditato nel 2019 in ebook da SEM con il titolo “LA RETE KSENOFONT”.

Nel gennaio del 2017 esce “Formicae”, edito dalla neonata Società Editrice Milanese (SEM). E’ un thriller ambientato nella malavita foggiana, in cui compare per la prima volta il personaggio del poliziotto Renzo Bruni. E’ il primo romanzo di una trilogia, chiamato Trilogia delle Croci, che vede protagonista il poliziotto Bruni e la città di Foggia. Il secondo è “La Lupa”, uscito nel settembre 2018. Bruni torna ancora ne “Gli Illegali”, ambientato a Napoli, in un sottobosco torbido che unisce avvocati, magistrati e altri pezzi importanti dello Stato.

Il 5 novembre scorso è uscito “Storia di un figlia”, sempre per SEM, e il 26 agosto del 2021 “LA PIOGGIA”, una battaglia fra lo stato italiano e la ‘Ndrangheta, la mafia più potente del mondo, con protagonista ancora Renzo Bruni.

Piernicola Silvis ha pubblicato anche dei racconti.

Dal dicembre 2018 è opinionista su tematiche relative alla sicurezza per il blog del “Fatto Quotidiano online”.


Facebook Page

Website

Comments are closed